Ilaria Stefani

Letteratura

Ilaria Stefani

Si chiama: Ilaria Stefani

Nasce a: Forlì il 30-01-90

Vive a: Forlì

Cresce con madre e nonna, e dall'ultima impara tutto ciò che sa di veramente importante. All'età di 19 si diploma all'Istituto tecnico per attività sociali (ITAS), ramo biologico sanitario, di Forlì. Il percorso universitario o lo stato in cui andrà a lavorare sono ancora in fase di loading. Ha vinto quattro premi letterari (Lago Gerundo 2006, Lago Gerundo 2008, L'arcobaleno della Vita 2007, Premio Bancarella-città di Forlì-2009). Adora scrivere, ma sta ancora cercando la sua voce.
Oltre a fare l'animatrice, la volontaria per la croce rossa e la baby-sitter, ha un clown di nome Chèry che è uno spettacolo conoscere. è appassionata da ogni forma d'arte, ma sopratutto di letteratura, arte visiva, musica, giocoleria, danza africana (che pratica da un anno!). Adora gli scambi culturali. Fa parte di una compagnia teatrale (Malocchi e Profumi).

Infine, non finirà mai di ringraziare due fratelli, vissuti nei pressi di Francoforte qualche tempo fa, per averla fatta addormentare più volte durante notti insonni. Forse li conoscete...si dovrebbero chiamare Jacob e Wilhem. E il cognome...com'era? Grimm, possibile?
Se li vedete, ditegli che I'autrice, quando ogni tanto si sveglia la notte, controlla ancora che sotto il letto non ci sia la strega di Biancaneve.

Opera: Reparti

(ci tengo a precisare che il filo conduttore che accomuna questi tre racconti è sicuramente l'identità. Nel primo, ricordo una parte di infanzia, nei secondi-che più che racconti sono forse monologhi-mi faccio qualche domanda. La risposta non la so. Potete darmela voi.)

Una bambina costretta ad andare all'ospedale per far visita a qualcuno. I nomi dei reparti diventano favolosi mondi fantastici. Ma la fanstasia non riesce ad investire la psichiatria, meta finale del viaggio.
Sarà una risata a salvarla.

Opera: Riflessioni dentro una bolla di sapone

La prima parte -Ruote, sirene, divieti e spazzini- è una serie di riflessioni per nulla convenzionali su emozioni e vite. Si parte da un viaggio in bici e si arriva a parlare di peso dell'anima e di spazzini di emozioni.
[...]
Ingorda, voglio fare indigestione di esperienze, di mondi, di vite.
Vi avverto, o voi spiriti della sfortuna, provateci, ma non mi fermerete.
Voglio nutrirmi di me, di te, di voi.
Voglio strusciarmi addosso ad un po’di mondo.
Voglio rotolare tra un corpo e l’altro, tuffarmi nella natura, avvolgermi di parole in lingue diverse.
Voglio arrivare dove le sirene cantano canzoni mai scritte, e dove SOPRA, SOTTO, DESTRA e SINISTRA non sono ancora stati inventati. [...]
La seconda parte -Le mie altalene- è incentrata sulla ricerca delle parti di anima che ogni tanto perdiamo. A volte basta un parco, qualche altalena, per ritrovarle.
Ah, la bolla di sapone è...

Opera: La Boheme

In una Parigi del 1800, un giovane e povero artista di strada amante della luna e della città si esibisce insieme ad alcuni compagni.
In una folle corsa tra i corridoi di Parigi, poi, ci si interroga sull'identità.
E la risposta, piano, arriva.

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